Pazienti con fibrillazione atriale persistente inferiore a 60 giorni: la cardioversione a corrente continua, precoce, guidata dalla ecocardiografia transesofagea associata a riduzione della recidiva di fibrillazione atriale
Nei pazienti con fibrillazione atriale, il ritmo sinusale può essere ripristinato mediante cardioversione a corrente continua ( DCC ), anche se la ricorrenza di fibrillazione atriale dopo cardioversione elettrica di successo è comune.
I ricercatori hanno esaminato se la precoce cardioversione elettrica guidata dalla ecocardiografia transesofagea ( TEE ), rispetto all'approccio tradizionale della cardioversione a corrente continua dopo 3 settimane di terapia anticoagulante con Dabigatran etexilato ( Pradaxa ), era in grado di ridurre la recidiva di fibrillazione atriale.
Un totale di 126 pazienti consecutivi con fibrillazione atriale persistente sono stati assegnati in modo casuale a una precoce cardioversione elettrica guidata dall’ecocardiografia transesofagea ( n=65 ) o a un trattamento convenzionale con Dabigatran etexilato per 3 settimane seguite da cardioversione elettrica ( n=61 ).
Nessuno dei pazienti ha ricevuto alcun trattamento antiaritmico diverso dai beta-bloccanti, e tutte le cardioversioni elettriche hanno avuto successo.
Il monitoraggio Holter per 48 ore è stato effettuato a 28 giorni e a 3, 6 e 12 mesi dopo cardioversione elettrica.
L'endpoint primario era rappresentato dalla recidiva di fibrillazione atriale della durata superiore o uguale a 30 secondi.
L'analisi è stata stratificata in base alla durata della fibrillazione atriale inferiore a 60 giorni ( n=62 ) o superiore a 60 ( n=64 ) prima della cardioversione.
I ricercatori hanno osservato una significativa riduzione del rischio di ricorrenza di fibrillazione atriale ( p=0.003 ) nei pazienti con fibrillazione atriale inferiore a 60 giorni che hanno ricevuto precocemente una cardioversione elettrica, ma non è stato riscontrato alcun beneficio significativo della cardioversione a corrente continua precoce ( p=0.456 ) in pazienti con fibrillazione atriale persistente di durata superiore a 60 giorni.
La probabilità di sopravvivenza libera da recidiva a 28 giorni nei pazienti con fibrillazione atriale persistente inferiore a 60 giorni è stata pari a 0.27 nel gruppo trattamento convenzionale, rispetto a 0.69 nel gruppo cardioversione elettrica precoce.
Il vantaggio della cardioversione a corrente continua, precoce, è persistito durante i 12 mesi del follow-up.
In conclusione, la cardioversione a corrente continua precoce guidata dalla ecocardiografia transesofagea nei pazienti con fibrillazione atriale inferiore a 60 giorni comporta una significativa riduzione della recidiva di fibrillazione atriale. ( Xagena2015 )
Osmanagic A et al, Am J Cardiol 2015; Epub ahead of print
Cardio2015
Indietro
Altri articoli
Sicurezza del passaggio da un antagonista della vitamina K a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K nei pazienti anziani fragili con fibrillazione atriale: studio FRAIL-AF
Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...
Effetto dell'ablazione transcatetere mediante isolamento della vena polmonare con o senza isolamento della parete atriale posteriore sinistra sulla recidiva di aritmia atriale nella fibrillazione atriale persistente: studio CAPLA
L'isolamento della vena polmonare ( PVI ) da solo è meno efficace nei pazienti con fibrillazione atriale persistente rispetto alla...
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Progressione della fibrillazione atriale dopo crioablazione o terapia farmacologica
La fibrillazione atriale è una malattia cronica e progressiva e le forme persistenti di fibrillazione atriale sono associate a maggiori...
Associazioni della dose di Apixaban con esiti di sicurezza ed efficacia nei pazienti con fibrillazione atriale e grave malattia renale cronica
Le raccomandazioni per il dosaggio di Apixaban ( Eliquis ) sulla base della funzionalità renale non sono coerenti tra l'FDA...
Ablazione transcatetere nell'insufficienza cardiaca allo stadio terminale con fibrillazione atriale
Il ruolo dell’ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica e insufficienza cardiaca allo stadio terminale non è noto. È stato...
Sicurezza ed efficacia dell'ablazione a campo pulsato nel trattamento della fibrillazione atriale: esiti a un anno dal registro MANIFEST-PF
L'ablazione a campo pulsato è una nuova modalità di ablazione cardiaca non-termica che utilizza impulsi elettrici ultrarapidi per causare la...
Effetti dell'anticoagulazione orale nelle persone con fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea: studio COCROACH
La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Ablazione a campo pulsato o termica convenzionale per la fibrillazione atriale parossistica
L’isolamento della vena polmonare mediante catetere è un trattamento efficace per la fibrillazione atriale parossistica. L’ablazione a campo pulsato, che...